CIND VISI post traumatica: un caso clinico

Post traumatic CIND VISI: A case report

Giuditta Cammelli, Laura Martini, Giancarlo Caruso, Martina Nicolosi, Andrea Vitali

SOSD Chirurgia della Mano e Arto Superiore. Azienda Usl Toscana Centro Ospedale Piero Palagi, Firenze

DOI 10.53239/2784-9651-2025-2

Introduzione. La frattura dello scafoide carpale è una lesione frequente nei giovani attivi, con elevato rischio di pseudoartrosi se non trattata adeguatamente.

Materiali e metodi. Presentiamo il caso di un uomo di 30 anni, fumatore, con lassità legamentosa, che ha riportato trauma diretto alla mano e al polso sinistro durante una partita di calcio a 5. 

Risultati. Diagnosi iniziale di frattura di scafoide, trattata con apparecchio gessato per 6 settimane. A 10 settimane, le RX mostravano rima di frattura persistente. Nessun follow-up successivo. Dopo due anni, in seguito ad un nuovo trauma, si evidenzia pseudoartrosi allo scafoide. Trattato con innesto osseo non vascolarizzato, correzione della deformità humpback e riparazione legamentosa degli accessi chirurgici.

Discussione. A distanza di 6 settimane si osserva grave alterazione dei rapporti articolari della medio-carpica, non evidenziabile negli esami radiografici precedenti, in assenza di sintomatologia significativa. 

Conclusioni. Il caso evidenzia l’importanza del follow-up nelle fratture dello scafoide e la necessità di riconoscere precocemente le alterazioni funzionali e biomeccaniche che possono verificarsi in associazione ai casi di pseudoartrosi di scafoide. 

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