Introduzione. La frattura dello scafoide carpale è una lesione frequente nei giovani attivi, con elevato rischio di pseudoartrosi se non trattata adeguatamente.
Materiali e metodi. Presentiamo il caso di un uomo di 30 anni, fumatore, con lassità legamentosa, che ha riportato trauma diretto alla mano e al polso sinistro durante una partita di calcio a 5.
Risultati. Diagnosi iniziale di frattura di scafoide, trattata con apparecchio gessato per 6 settimane. A 10 settimane, le RX mostravano rima di frattura persistente. Nessun follow-up successivo. Dopo due anni, in seguito ad un nuovo trauma, si evidenzia pseudoartrosi allo scafoide. Trattato con innesto osseo non vascolarizzato, correzione della deformità humpback e riparazione legamentosa degli accessi chirurgici.
Discussione. A distanza di 6 settimane si osserva grave alterazione dei rapporti articolari della medio-carpica, non evidenziabile negli esami radiografici precedenti, in assenza di sintomatologia significativa.
Conclusioni. Il caso evidenzia l’importanza del follow-up nelle fratture dello scafoide e la necessità di riconoscere precocemente le alterazioni funzionali e biomeccaniche che possono verificarsi in associazione ai casi di pseudoartrosi di scafoide.







