Aggiornamento sulla malattia di Dupuytren. Terminologia e tecniche chirurgiche. Ricerche chirurgiche, immunoistochimiche e con il microscopio elettronico

Update on Dupuytren’s disease. Surgical terminology and techniques. Surgical, immunohistochemical and electron microscope researches

Paolo Bedeschi

Presidente onorario della Società Italiana di Chirurgia della Mano

DOI 10.53239/2784-9651-2023-3

Nella prima parte vengono esposti e commentati i principali termini chirurgici correlati al trattamento della malattia di Dupuytren.

Nella seconda parte vengono descritte le varie tecniche chirurgiche, analizzandone i vantaggi e gli svantaggi.

Nella terza parte vengono dapprima illustrati i risultati di varie ricerche chirurgiche, che hanno dimostrato la possibilità di prevenire le recidive della malattia di Dupuytren, mediante l’intervento di dermofascectomia e l’innesto di cute a tutto spessore.

Vengono poi illustrati i risultati di ricerche immunoistochimiche e con il microscopio elettronico, che hanno riscontrato la presenza di miofibroblasti nella cute e nel sottocute sovrastanti la fascia affetta dalla malattia di Dupuytren e il ruolo di inibizione sui miofibroblasti da parte degli innesti cutanei a tutto spessore.

Nelle conclusioni vengono precisate le tecniche chirurgiche che l’Autore ritiene più indicate per il trattamento della malattia di Dupuytren in varie circostanze:

  • la fasciotomia con l’ago o con incisioni mini-invasive, nei pazienti anziani con contrattura di grado moderato della sola metacarpo-falangea;
  • la tecnica a “nido d’ape” (con fascectomia selettiva), nelle forme che interessano un solo raggio della mano, in assenza di una grave recidiva, della diatesi fibroblastica e/o di una grave contrattura datante da lungo tempo dell’interfalangea prossimale;
  • la tecnica di Skoog, nelle forme che interessano più raggi digitali, in assenza di una grave recidiva, della diatesi fibroblastica e/o di una grave contrattura datante da lungo tempo delle interfalangee prossimali;
  • l’artrolisi aggiuntiva alla fascectomia selettiva, nei casi con contrattura recente della interfalangea prossimale non > 70-80°;
  • la preliminare esecuzione della tecnica di estensione continua, nei casi di grave contrattura datante da lungo tempo dell’interfalangea prossimale;
  • la dermofascectomia e innesto cutaneo a tutto spessore, nei casi con grave recidiva della malattia di Dupuytren e/o con diatesi fibroblastica.
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