La variabilità dei risultati clinici di medesime procedure chirurgiche a cui vengono sottoposti pazienti differenti è un argomento complesso, che riguarda non solo la chirurgia della mano ma più in generale tutte le branche chirurgiche. Uno dei problemi più rilevanti è l’insorgere della fibrosi post-operatoria, nonostante l’applicazione di tecniche operatorie standardizzate, protocolli riabilitativi e strategie preventive adottate nel medesimo modo in tutti i pazienti. La causa di questa variabilità risiederebbe proprio nel quadro biologico del singolo paziente, ovvero in una predisposizione individuale alla formazione anomala ed eccessiva di tessuto fibroso in risposta ad irritazioni o lesioni, definita “diatesi fibrosa”.
Lo scopo di questa revisione è analizzare la conoscenza in letteratura della diatesi fibrosa post-chirurgica: in particolare abbiamo riportato le principali manifestazioni cliniche riscontrate dopo interventi di chirurgia della mano e non solo, e abbiamo spiegato il meccanismo fisiopatologico della fibrosi che si basa su una disfunzione qualitativa e quantitativa dei miofibroblasti. Nonostante la patogenesi sia parzialmente conosciuta, ad oggi non è ancora stato identificato un trattamento sicuro ed efficace per prevenire o “combatere” la diatesi fibrosa, ma, come abbiamo riportato, esistono delle terapie attualmente in fase di studio. In conclusione, la variabilità individuale di risposta alle procedure chirurgiche rappresenta ancora oggi uno dei più grandi determinanti nella riuscita di un intervento chirurgico; la speranza è che la ricerca scientifica possa presto fornirci i mezzi per trattare la diatesi fibrosa ma soprattutto per prevenirla efficacemente nei soggetti a rischio.







